Questo è il paese dei paradossi, e ogni giorno la cronaca ci offre un’ulteriore prova. Questa volta siamo a Milano, alla panetteria dell’imprenditore locale Angelo Pattini. Il signor Pattini sta da mesi cercando baristi e panettieri per i suoi negozi nella capitale lombarda, ma non riesce a trovare nessuno. Eppure lo stipendio è in linea con la media nazionale. Il problema è così grave che Pattini è arrivato a dire che “molte persone preferiscono il sussidio di disoccupazione anziché lavorare“.
Andiamo però con ordine. Pattini ha bisogno di baristi, panettieri, pasticceri, commesse, cassiere e addetti alle pulizie per i suoi negozi milanesi. Mette un cartello sulle vetrine, dopo ferragosto. Da quel giorno riesce ad assumere quattro persone, due delle quali sono già andate via. Per il resto la ricerca è una delusione dopo l’altro.
Parliamo del posto da panettiere. Dice Pattini “Mi serve personale da assumere a tempo pieno, con un contratto regolare. Per il panettiere è un contratto da 1400 mensili per 8 ore“. Cioè in linea con il CCNL nazionale dei panettieri artigianali qualificati. “Di curriculum ne sono arrivati tanti, abbiamo fatto colloqui e attivato diversi periodi di prova, ma non siamo riusciti a prendere quasi nessuno“.
Un vero paradosso, se si pensa che la disoccupazione italiana ha raggiunto livelli preoccupanti e che 1400 euro al mese non sono esattamente da buttare, considerando che in moltissimi settori si lavora di più e con retribuzione minore. Anche molti stranieri si sono presentati, ma sono stati scartati. Niente razzismo, dice subito Pattini: “la metà dei miei dipendenti è straniera, ma per fare i panettieri servono esperienza e familiarità con la professione”.