Iniziano i tour organizzati dalla Svizzera. L’operatore: «L’infrastruttura è adeguata, ma quasi nessuno lo sa»
LUCERNA – Ci sono ancora pochi hotel internazionali in Albania, ma le proposte turistiche per il Paese balcanico aumentano. Il tour operator lucernese Baumeler Reisen ha iniziato per esempio proponendo ben quattro tour per quest’anno e si dice «soddisfatto per il numero di riservazioni», conferma a 20 Minuten il direttore Serge Brunner.
L’Albania attira persone che conoscono già la maggior parte dei Paesi europei, ma che vogliono vedere qualcosa di nuovo, inatteso e… originario. Sì, perché il Paese offre coste quasi per nulla cementificate, spiagge vuote e prezzi bassi in alloggi a conduzione familiare senza minibar, monoporzioni di burro importato o menù continentali. «Il cibo è locale e fatto in casa, a volte le verdure vengono dall’orto accanto», assicura Brunner. Un trattamento ancora possibile proprio perché i numeri dei visitatori rimangono per ora modesti, sottolinea.
«Al momento l’Albania è in una fase in cui l’infrastruttura turistica inizia ad essere adeguata, ma ancora quasi nessuno lo sa», aggiunge l’operatore. Lentamente, però, il Paese affacciato su Ionio e Adriatico potrebbe diventare una destinazione sul modello della Spagna. Dal 2014 al 2016 il numero dei turisti è salito da 1 a 4,7 milioni, conferma a 20 Minuten il Ministero dell’economia di Tirana.
Per grandi tour operator come Hotelplan e Tui Suisse, però, il Paese balcanico non entra ancora in linea di conto. «Nelle nostre brochure non abbiamo l’Albania, ma proponiamo volentieri dei viaggi individuali organizzati ad hoc su richiesta dei nostri clienti», spiega la portavoce di Tui, Bianca Schmidt. Le prenotazioni, tuttavia, sono molto poche. Tui offre però gite in giornata in Albania a partire dall’isola greca di Corfù. /tio.ch/