Il Dipartimento di Stato americano rende pubblico un rapporto che indica i tre maggiori problemi di Tirana: corruzione diffusa, violenza domestica e discriminazione
Il Dipartimento di Stato americano afferma che in Albania i maggiori problemi relativi ai diritti umani sono la corruzione – che si sviluppa in tutti i rami del governo, in particolare nel sistema giudiziario e dei servizi sanitari – la violenza domestica e la discriminazione nei confronti delle donne.
Prendendo in esame soprattutto la corruzione, nel rapporto 2014 sui diritti umani nel mondo il Dipartimento di Stato ricorda che i funzionari corrotti dovrebbero essere perseguiti in base alla legge, ed osserva inoltre che il Parlamento ha adottato misure più severe punizioni come parte degli sforzi del governo contro la corruzione. Confrontando però il quadro legale con la realtà, il rapporto afferma che “il governo non ha applicato la legge in modo efficace ed i funzionari che sono stati coinvolti in atti di corruzione hanno spesso evitato la punizione. E come conseguenzala corruzione è ormai diffusa in tutti i rami del governo “.
Il rapporto afferma anche che da gennaio a giugno 2014 le unità investigative comuni hanno lanciato 762 nuove indagini e trasmesso 131 casi alla corte. Il tribunale ha condannato 183 imputati ed ha sanzionato la perdite del lavoro per altri 26. La valutazione degli americani conclude dunque che il sistema giudiziario in Albania non è efficace, ed anzi continua ad essere oggetto di pressioni e di ulteriore corruzione.
Il rapporto sottolinea anche altri elementi: il Dipartimento di Stato sottolinea che il governo ha fatto ben pochi progressi in termini di richieste di restituzione o il risarcimento dei beni nazionalizzati durante il regime comunista e moltissime azioni per il ritorno delle proprietà rimangono ancora irrisolte. Altri problemi che toccano la sfera dei diritti umani riguardano il comportamento della polizia: il Dipartimento di Stato dice che è stato indivuato un certo numero di casi nei quali la polizia ha picchiato e maltrattato persone sospette durante il loro arresto o interrogatorio per ottenere confessioni.
Secondo il rapporto, l’impunità resta un problema. “Accuse e incriminazione di funzionari che hanno abusato della loro posizione rimangono sporadiche, anche se il governo ha cercato di mettere sotto inchiesta i funzionari sospettati di tali atti. I funzionari di governo, i politici, i giudici e coloro che governano forti interessi economici sono spesso in grado di sottrarsi al giudizio penale. Soltanto alcuni funzionari basso rango sono stati puniti per gli abusi, mentre in altri casi il governo ha iniziato a indagare ma l’accusa ha sospeso le inchuesta “, conclude la nota.